Roccadaspide, ospedale: a rischio chiusura Medicina e Lungodegenza Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Roccadaspide. Criticità carenza dirigenti medici presso i reparti di medicina e Lungodegenza dell’ospedale. A sollevare la problematica è l’organizzazione sindacale  della Uil Fpl provinciale e di Roccadaspide  con una nota inviata ai vertici aziendali dell’Asl Salerno. Il rischio è quello dell’imminente chiusura  delle due unità operative. Un provvedimento scaturito dai trasferimenti in uscita di alcuni dirigenti medici presso le altre strutture dell’Asl con la mancata compensazione degli stessi che sta compromettendo e creando il rischio reale di un’interruzione delle normali attività di diagnosi e cura. “ Da qualche anno rileviamo che si sta – si legge nella nota –  procedendo ad un progressivo e graduale depauperamento del nosocomio rocchese, iniziato con l’accorpamento del reparto di Ortopedia. Situazione ormai divenuta insostenibile, vista l’importanza dell’ospedale fondamentale per garantire il diritto alla salute all’intera collettività dell’entroterra Cilentano, con i suoi 25 comuni e un bacino di utenza di circa 57.000 abitanti, ricoprendo un vasto territorio altamente disagiato con notevoli difficoltà in termini di accessibilità e fruibilità dei servizi sociosanitari. Pertanto, a garanzia  dell’erogazione  dei Livelli  Essenziali di Assistenza, qualora  non venissero attuate tutte le azioni correttive necessarie, potrebbe non essere più garantito il diritto fondamentale alla salute, andando contro quello che è la dignità del singolo individuo. Constatate queste importanti criticità che espongono l’Ospedale a una reale chiusura dei reparti di cui innanzi, si chiede  – conclude la nota –  l’attuazione di tutte quelle misure necessarie e urgenti con azioni volte alla risoluzione definitiva di tale problematica, con delle soluzioni che possano dare una boccata di ossigeno fondamentale per la sopravvivenza dell’intero Ospedale, che ad oggi grazie all’impegno profuso e alla completa abnegazione di tutto il  personale dipendente si è riusciti a garantire la turnazione lavorativa, ma alla lunga determinati ritmi lavorativi non potranno essere sostenuti, anche perché ai pazienti non sarebbe garantita la loro sicurezza per il mancato recupero psico-fisico del personale dipendente”. Una situazione di criticità più volte sollevata anche dall’amministrazione comunale del sindaco Gabriele Iuliano e dal vicesindaco Girolamo Auricchio.

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