Ospedale Nocera, Cisl Fp: “Transizione digitale? No, era della pietra” Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

"Le procedure relative all’informatizzazione sono non solo disattese ma addirittura sembrerebbe che gli atti e documenti scompaiono e non se trovano traccia"

Nocera Inferiore. Nel terzo millennio si parla di transizione digitale ma al presidio ospedaliero di Nocera siamo all’età della pietra. Purtroppo lo stato del più grande ospedale dell’Asl le modalità e le procedure relative all’informatizzazione sono non solo disattese ma addirittura sembrerebbe che gli atti e documenti scompaiono e non se trovano traccia. Ad affermarlo sono il coordinatore dell’Area Centro Nord per la Cisl Fp di Salerno, Andrea Pastore, e il segretario aziendale Enzo Ferrara.

Ovviamente si può sospettare qualsiasi cosa – continuano – dalla incuria e marginale attenzione che comunque determina una condotta omissiva tanto grave quanto intollerabile che nel concreto si riflette su tutti i lavoratori della struttura. La sistematica eliminazione di mail ricevute ed inviate di note protocollate e relative a disposizioni, informazioni della direzione generale o del presidio e che interessano tutto il macro-centro sta creando un grave disagio e purtroppo a parere di molti sembrerebbe che sia stata messa in campo per creare problemi al prossimo dirigente che assumerà l’incarico di direzione del DEA di Nocera/Pagani/Scafati e pertanto situazione intollerabile. Infatti sono state numerose e ripetute le sollecitazioni per eliminare tale anomala procedura inoltrate al direttore facente funzioni del presidio ospedaliero Umberto I, ma a tutt’oggi resta consolidata la gestione anomala della documentazione che tra l’altro non viene filtrata per gli uffici ma bensì, gestita da alcuni dipendenti in modo poco trasparente con contestuale scomparsa dei relativi atti.

Abbiamo richiesto – concludono i dirigenti sindacali Andrea Pastore e Enzo Ferrara un autorevole intervento da parte della Direzione Strategica dell’ASL Salerno attraverso l’attivazione di una indagine interna e se necessario inoltrare un esposto alla Procura della Repubblica, onde evitare che si possa trovare coinvolta in determinate dinamiche che la potrebbero coinvolgere per omessa vigilanza atteso che i vertici di via Nizza nel settembre 2022 hanno sottoscritto un atto di delega amministrativa riguardo l’esecuzione e l’attuazione degli interventi riguardanti i servizi applicativi in ottica Cloud e Project Management Office oltre che l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale per tutto il Dea con i fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e  Programmi Operativi Regionali. Appare evidente che se accertate tali omissioni potrebbero rappresentarsi tutti gli estremi per la revoca dell’incarico per grave negligenza da parte della dirigenza sanitaria del Dea”.

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