A Baronissi inaugurato questa mattina e aperto alla fruizione la grande infrastruttura di Città della Medicina, circa 35mila metri quadrati urbanizzati, attrattore per l’insediamento di un polo biomedicale e di ricerca unico nel sud Italia.
I lavori, finanziati quasi interamente con fondi pubblici erogati dalla Regione Campania, cambiano, di fatto, il volto di Baronissi. Tra le novità più importanti, una nuova arteria stradale di collegamento di circa 1,3 km che penetra nell’area dell’Università, tra via fondo Pagano e via Allende, a doppio senso di circolazione con pista ciclabile, la realizzazione di sottoservizi in un cunicolo due metri per due di circa 700 metri, un’area parcheggio da 80 posti auto e 15 stalli moto, aree verdi che si estendono su una superficie di 5000 metri quadrati, settanta nuovi punti luce a led.
Il viale principale è stato intitolato a Trotula De Ruggiero
In onore della prima donna medico al mondo, magistra della Scuola Medica Salernitana e autrice di testi di ginecologia e ostetricia rimasti esemplari per secoli. I viali laterali sono dedicati a “Matteo Silvatico” e “Giovanni Plateario il Giovane”, maestri della Scuola Medica. L’accesso alla vasta area di Città della Medicina è caratterizzata da un gioco di rotatorie e aiuole ed è caratterizzata da un logo artistico, collocato al punto di ingresso principale – all’incrocio tra via Allende e viale Trotula De Ruggiero – ideato dall’artista Dino Vincenzo Patroni, pittore, scultore, ceramista, illustratore ed apprezzato medaglista salernitano.
Il costo totale dell’intervento è di 7,1 milioni
Il successivo insediamento dei circa cinquanta hub biomedicali e di ricerca – che sarà possibile a seguito dell’avvenuta infrastrutturazione dell’area – prevede un investimento complessivo di 380 milioni di euro.