Il sottopasso ferroviario di Paestum, dopo 20 anni, sarà una realtà Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

La chiusura del passaggio a livello è avvenuta nel 2004. Oggi la cerimonia  di consegna delle aree all’impresa che realizzerà l'infrastruttura

 Dopo venti anni oggi la cerimonia  di consegna delle aree all’impresa che realizzerà il sottopasso ferroviario di Paestum.

Il progetto, denominato “Viabilità alternativa al passaggio a livello della stazione ferroviaria di Paestum”, è finanziato dalla Regione Campania nell’ambito delle priorità del POC 2014/2020 – linea d’azione “Trasporti e Mobilità”, per 7 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori è stata l’impresa CO.GE.A. Impresit s.r.l. Il tempo utile per la realizzazione dei lavori è stabilito in 250 giorni naturali, consecutivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori stessi.

Accanto al sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, alla cerimonia hanno preso parte: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della Commissione consiliare Urbanistica, Lavori pubblici e Trasporti della Regione Campania; Tiziana D’Angelo, direttore del parco Archeologico di Paestum e Velia.

La chiusura del passaggio a livello è avvenuta nel 2004 
L’opera è di particolare interesse pubblico. Dopo la chiusura del passaggio a livello avvenuta nel 2004, si è creata una cesura tra la parte interna del territorio cittadino e quella più vicina alla costa. Lo scenario attuale è condizionato dalla separazione fisica del territorio operata dal tracciato ferroviario nonché dall’assenza di connessione tra i principali luoghi del territorio, quali i centri aggregativi della litoranea e il Parco archeologico.

I benefici apportati al territorio dall’infrastruttura 

La realizzazione dell’opera porterà molteplici benefici, tra i quali: il raggiungimento diretto dell’area archeologica di Paestum del flusso veicolare proveniente dalla strada Statale 18 e il ricollegamento dell’utenza residente sia al Capoluogo che sul tratto viario tra via Ponte Marmoreo e via Capaccio Paestum. Non solo: il sottopasso permetterà di decongestionare il flusso veicolare a Capaccio Scalo e Santa Venere e di assegnare all’area archeologica di Paestum una maggiore valenza turistica data dalla dotazione infrastrutturale che consentirà all’utenza di raggiungere la stazione, i parcheggi, l’area archeologica e gli altri servizi annessi. Ma l’intervento ha caratteristiche di fondamentale importanza anche su vasta scala territoriale, tanto che è stato inserito dell’elenco delle opere del Piano stralcio FSC 2021-2027 della Regione Campania.
L’iter che ha portato alla consegna dei lavori è stato lungo e complesso, anche per la quantità di enti coinvolti. Il progetto dell’infrastruttura è stato elaborato nel pieno rispetto delle caratteristiche, delle peculiarità e delle vocazioni del contesto di riferimento: è stato, cioè, integrato da una serie di interventi di mitigazione paesaggistica allo scopo di minimizzare gli impatti negativi e valorizzare quelli positivi che le opere andranno a produrre sul contesto, nel massimo rispetto dell’ambiente e delle preesistenze del territorio.
«Oggi è un giorno storico per la nostra Capaccio Paestum – dichiara il sindaco Franco Alfieri – Dopo oltre vent’anni di attesa, il sottopasso ferroviario ricucirà la parte interna del territorio a quella più vicina alla costa. L’opera sarà utile anche per i turisti e darà maggiore slancio al Parco archeologico, perché renderà più semplice l’accesso all’area archeologica tramite la Statale 18. La realizzazione del sottopasso ha richiesto un grande lavoro – continua Alfieri – Ma, nonostante un iter lungo e complesso, con determinazione e coraggio non ci siamo mai arresi, ottenendo un importante finanziamento dalla Regione Campania, per il quale ringrazio il presidente Vincenzo De Luca e il consigliere regionale Luca Cascone, e superando tutti gli ostacoli burocratici che ci si sono presentati. Un grazie va anche ai nostri uffici e alla Soprintendenza per l’importante lavoro svolto. Ora l’obiettivo è andare avanti spediti per realizzare l’opera il prima possibile».

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