Arriva alla seconda edizione il convegno nazionale “Il sogno di Irene vive in Alto”, organizzato dall’Associazione Alto Lotta Al Tumore Ovarico e che si terrà il 15 giugno 2024, a partire dalle 9 nella sala congressi del Next “Nuova Esposizione Ex Tabacchificio” a Capaccio Paestum.
Interverranno alcuni tra i massimi esperti del settore, provenienti dai più rinomati istituti di ricerca e cura d’Italia. Il convegno sarà moderato dal dottor Vincenzo Verrone, referente provinciale della Sigm Salerno. Tra i relatori, il professor Giovanni Scambia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma offrirà un’introduzione generale sulla patologia del tumore ovarico; il professor Francesco Raspagliesi dell’Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano discuterà dell’utilità dello screening per il tumore ovarico in donne ad alto rischio; il dottor Marco Petrillo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari presenterà le strategie preventive; la dottoressa Laura Franco dell’Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario Federico II di Napoli affronterà le tecniche diagnostiche; il professor Francesco Cosentino del Responsible Research Hospital di Campobasso parlerà dei progressi chirurgici; il dottor Francesco Multinu dell’Istituto Europeo di Oncologia “Ieo” di Milano e della Mayo Clinic discuterà del trattamento chirurgico delle recidive; il professor Gian Franco Zannoni della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma esaminerà la correlazione tra mutazioni genetiche e caratteristiche anatomopatologiche; il professor Massimo Barberis dell’Istituto Europeo di Oncologia “Ieo” di Milano discuterà l’importanza dei geni Brca e Hrd nell’era dei Parp inibitori; e infine, il dottor Ugo Cavallaro dell’Istituto Europeo di Oncologia “Ieo” di Milano presenterà un aggiornamento sulle ricerche più recenti.
Il convegno si concluderà con un dibattito aperto e le conclusioni finali, seguiti da una performance della Corale città di Agropoli, Club Art Music Lab, che offrirà un momento di riflessione e condivisione.
“La diagnosi di cancro ovarico non riguarda solo la donna che la riceve – dichiara la Presidente dell’Associazione Alto Maria Teresa Cafasso – siamo madri, mogli, figlie, sorelle, insegnanti, commesse, veterinarie, infermiere, impiegate, casalinghe, scienziate, scrittrici, e fino alla diagnosi abbiamo sostenuto un mondo che improvvisamente crolla. La nostra è una battaglia universale che riguarda tutti”.