Salerno. Al via le analisi sui rifiuti al porto: la Direzione distrettuale antimafia di Potenza ha avviato la caratterizzazione dei rifiuti della discordia, arrivati 34 giorni fa dalla Tunisia.
Come richiesto dalla difesa, l’Arpac non sarà presente alle operazioni, che saranno coordinate dai consulenti della Procura alla presenza di un esperto nominato dalla SRA e dei vigili del fuoco. Saranno aperti 33 cassoni, forse qualcuno in più se sarà possibile. Una prima indagine oculare per fugare i dubbi, alimentati da un dossier dell’Antimafia ricevuto dalle autorità tunisine, che si tratti di scarti di rifiuti sanitari. I caschi rossi eseguiranno anche la radiometria, per verificare l’assenza di radioattività, vapori e liquidi tossici. Alla fine delle operazioni, che dureranno qualche giorno, le autorità dovranno decidere se i rifiuti possono o meno essere stoccati a Persano o saranno direttamente smaltiti. Ipotesti, questa, che piace ai cittadini di Serre e della Piana del Sele, ma che verrebbe a costare alla Regione circa 20.000 euro al giorno per un banchinaggio di cui i tempi non sono certi.