Capaccio Paestum. Abusivismo, danneggiamento, modificazione dello stato dei luoghi: sotto sequestro alcuni sentieri e varchi nella pineta.
L’operazione è stata effettuata dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno. I militari hanno eseguito il decreto emesso dalla Procura della Repubblica di sequestro preventivo d’urgenza dei sentieri/varchi 1, 2, 18 e 24 della Pineta alla località Varolato Laura di Capaccio – Paestum, ricadente nella riserva naturale Foce Sele – Tanagro.
Le indagini
Le indagini del Nucleo Investigativo hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine alla commissione – nell’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e dichiarata di notevole interesse pubblico – dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi invasione di terreni o edifici , distruzione o deturpamento di bellezze naturali , realizzazione di opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa nonché realizzazione di opere senza il prescritto nulla osta dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro.
Le opere abusive: i fatti risalgono al 2020
In particolare, risultano realizzati senza autorizzazioni
un ampliamento del sentiero pedonale n.24 pari a 5,40 metri, mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari di larghezza, nonché la realizzazione, tra la staccionata in legno ed il muro di una rampa volta a superare il dislivello di quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile. Tutte opere finalizzate a rendere carrabili i sentieri.
Tre gli indagati: due funzionari e un noto imprenditore turistico
Indagati, allo stato, sono tre prrsone: il legale rappresentante di un resort di Capaccio Paestum, il (già) responsabile dell’area Turismo del Comune di Capaccio Paestum e il (già) responsabile dell’Area della polizia municipale del Comune di Capaccio “poiché in concorso tra loro occupavano arbitrariamente e immutavano lo stato dei luoghi di un terreno demaniale rendendolo carrabile”;
– sui sentieri pedonali 1 e 2 un ampliamento pari a 2,70 metri, mediante la rimozione di parte del muro di recinzione , e per il varco 18 pari a 4 metri mediante la rimozione in staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari, nonché con riferimento a quest’ultimo varco ignoti realizzavano una rampa volta a superare il dislivello tra la quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, finalizzata a rendere carrabile i predetti sentieri.
Il provvedimento cautelare, da convalidare da parte del gip è suscettivo di impugnazione e le accuse così come formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.