Albanella. Migliorano le condizioni di Santino Guerra, il cinquantenne di Altavilla Silentina che, sabato sera, è stato aggredito in un bar insieme alla compagna da due magrebini. I sanitari hanno sciolto la prognosi.
L’uomo era stato ricoverato all’ospedale Cardarelli. Dagli accertamenti effettuati dai sanitari è emerso che ha riportato una lesione al fegato. Una vicenda, che ha creato grande sconcerto nelle due comunità di Albanella ed Altavilla Silentina, soprattutto per le modalità dell’aggressione effettuata con una mazza da baseball e un martello. Da più parti l’appello affinché siano potenziate le forze dell’ordine sul territorio ed individuati eventuali soggetti potenzialmente pericolosi. E’ di queste ore la lettera inviata dal sindaco Renato Josca al Prefetto, al Questore e al Comando provinciale dei carabinieri. A chiedere un provvedimento simile anche da parte del Comune di Altavilla Silentina è Angelo Sabia, figlio della compagna di Guerra. ” Abbiamo apprezzato l’azione messa in atto dal sindaco di Albanella – afferma Angelo – e chiediamo al sindaco di Altavilla Silentina di fare lo stesso. Questi soggetti pericolosi e violenti vanno allontanati dal nostro territorio mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica. per fortuna Santino si sta riprendendo deve rimanere qualche altro giorno in ospedale ma poteva finire molto peggio. I cittadini devono essere tutelati”.
La donna, che ha riportato lesioni lievi, dopo il trasporto in ospedale è stata dimessa nella stessa serata di sabato. I due stranieri hanno raggiunto il bar armati di una mazza da baseball e un martello. La coppia non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto stesse accadendo: è stata raggiunta dai violenti colpi inferti dagli aggressori. Tutto si è consumato nel giro di pochi minuti, davanti agli occhi sgomenti e impauriti dei clienti del bar.
Una vendetta dopo un tentativo di furto andato male
Angelo sostiene che sia stata una vera vendetta per una vicenda accaduta nella serata di mercoledì ad Altavilla Silentina. “Mercoledì sera ad Altavilla – racconta Angelo – abbiamo sventato, intorno a mezzanotte, un tentativo di furto in un’abitazione situata al di sopra della falegnameria del compagno di mia madre. Furto tentato da uno dei magrebini responsabili dell’aggressione. In quel frangente è scaturita una colluttazione tra il compagno di mia madre, giunto sul posto, e il magrebino. E’ stata fatta una denuncia ai carabinieri, ai quali ho raccontato tutto quello che è successo. L’aggressione di è stata una vendetta. Sarebbe potuta andare molto peggio. Ho raccontato tutto ai carabinieri, che stanno indagando per ricostruire tutta la dinamica dei fatti”. Fondamentali saranno le dichiarazioni, delle vittime della violenta aggressione. Altrettanto importante sarà la visione delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona . A quanto sembra, i due marocchini allo stato sarebbero irreperibili, sarebbero residenti uno a Matinella l’altro ad Altavilla. Sul posto anche un altro magrebino: bisognerà verificare se anche lui ha preso parte all’aggressione. Le indagini dei carabinieri sono in corso. Una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.